Inizio anno col botto: Bitcoin ETF approvato e GPT Store live
Volkswagen metterà ChatGPT sulla mia ID.3. Cos'è Rabbit r1?
Buon anno a tutti i miei cari lettori!
Abbiamo iniziato col botto, possiamo dirlo.
Da ieri sera abbiamo ben due novità che stavamo aspettando da tempo: l’approvazione dell’ETF spot su Bitcoin e il GPT Store disponibile su ChatGPT.
Che questo 2024 prometta veramente bene? Lo vedremo.
Ma non mettiamo il carro davanti ai buoi, vediamo un pò nel dettaglio questi due eventi che a mio avviso fungeranno da “catalizzatori” e le ultime news dal mondo dell’IA.
ETF Bitcoin approvato: cosa significa per il mercato?
C’era una sorta di attesa spasmodica per l’annuncio riguardante l’ETF spot Bitcoin, una battaglia tra il governo americano, nella fattispecie la SEC, e le grandi banche e fondi d’investimento che hanno lavorato per mesi per farsi approvare questo nuovo prodotto finanziario.
Ma cosa cambia veramente? Cambia parecchio.
Per prima cosa cambia la percezione di Bitcoin, che per anni è stato etichettato come un asset “pirata” o “truffa” dall’establishment politico/finanziario, soprattutto negli Stati Uniti, e ora viene formalmente riconosciuto dall’approvazione dell’ETF.
Approvazione che arriva dalla stessa SEC, comandata dall’arcinemico delle crypto (ma grande amico di Sam Bankman Fried…) Gary Gensler.
Questa è un’enorme sconfitta per Gensler che a causa del suo comportamento illogico e abusivo si è tirato addosso le antipatie del suo stesso governo, dei suoi colleghi alla SEC, di tutto il mondo crypto e, cosa più importante, dei big player del settore finanziario che vogliono poter investire legalmente anche in crypto.
Peraltro la SEC ha fatto una figura pessima mercoledì sera quando dal loro account ufficiale hanno twittato ufficialmente che l’ETF era stato approvato, tweet smentito in un susseguente tweet di Gensler che diceva che il profilo della SEC era stato hackerato e che l’approvazione non c’era ancora stata.
Si è scoperto che il profilo della SEC non aveva una 2-factor authentication attiva e qualcuno era riuscito ad avere accesso al numero di telefono di un dipendente SEC per poter mettere mano al profilo.
E queste sono le persone che vorrebbero proteggere gli investitori dagli Scam 😂😂
In secondo luogo l’ETF potenzialmente sblocca un grande influsso di liquidità e pressione in acquisto (o in vendita hehe) su Bitcoin, la liquidità di quegli investitori “tradizionali” che non avevano i mezzi tecnici o l’appetito al rischio necessari per mettere le proprie chip nel mondo crypto. Ora hanno BlackRock a farlo per loro e tutta la fiducia che ne deriva.
Insomma staremo a vedere cosa accadrà ma mi aspetto parecchio movimento nelle prossime settimane. Speriamo sia puntato verso in alto e a destra ;)
GPT Store è live! Vediamo come funziona
Ebbene ci siamo, l’annunciato GPT Store è finalmente disponibile per tutti gli utenti plus.
Ho avuto modo di testarlo un pò oggi e devo dire che siamo ancora alle prime fasi ma c’è del potenziale. Lo stile è molto simile a quello di ogni altro store digitale che abbiamo visto negli ultimi anni con i GPT “featured” da OpenAI, quelli più popolari e poi una suddivisione in macro categorie un pò così e così.
La cosa migliore se avete in mente di cercare un GPT per qualcosa di specifico è quella di cercarla nella barra in alto e vedere che risultati vi spuntano fuori, di fianco al nome c’è anche il numero di utenti che l’hanno utilizzata.
Credo che questo sia il primo passo, chi c’era quando Apple ha lanciato il suo primo app store si ricorderà lo schifo che c’era in termini di qualità 😂
Potete mettere le mani sullo store e provarlo voi stessi qui: https://chat.openai.com/gpts
Di sicuro alla distanza vedremo quali sviluppatori e aziende riusciranno a valorizzare i loro GPT, personalmente credo che il segreto si trovi nelle “azioni personalizzate” che si possono impostare e nella base dati che si fornisce al proprio GPT:
le prime sono una serie di automazioni in stile Zapier se vogliamo, incluso tra l’altro lo stesso Zapier, che permettono di impostare delle azioni effettive da far eseguire al GPT in seguito a determinati comandi o richieste
la base dati personalizzata ovvero la knowledge base extra che può essere fornita in fase di costruzione del proprio GPT e va ad unirsi alle conoscenze già consolidate dell’IA. Chi ha database proprietari ha sicuramente un plus da fornire in questo ambito. Per esempio c’è un GPT specializzato nella ricerca accademica chiamato Consensus che permette di effettuare ricerche nel suo database che contiene più di 200 milioni di paper
Restando in tema OpenAI, l’azienda ha anche risposto con una nota pubblica alla causa che il New York Times gli ha fatto recentemente, accusandoli di aver plagiato i loro contenuti.
Come potete vedere nella nota, OpenAI ha dichiarato che la causa è senza fondamento in quanto il training di chatGPT è stato fatto a termini di legge e che hanno dato la possibilità alle piattaforme che non vogliono essere “indicizzate” dall’IA di fare opt out, cosa che il NYT ha fatto lo scorso Agosto.
Hanno inoltre ribadito come il loro scopo sia quello di aiutare i giornalisti e le aziende d’informazione a fare il proprio lavoro e di come abbiamo fatto diverse riunioni nel corso degli anni con vari player del settore per capire quali fossero le loro necessità e idee.
Per tirare acqua al loro mulino poi dicono che nell’articolo del NYT che “denuncia” per plagio la loro piattaforma le modalità utilizzate per far “rigurgitare” a chatGPT il contenuto tale e quale a quello pubblicato dal quotidiano statunitense, non sono ortodosse.
Sembrerebbe infatti che siano stati fatti diversi tentativi per far in modo che il bot recitasse parola per parola l’articolo del NYT, comportamento che comunque OpenAI comunica di voler eliminare il più possibile.
Io credo che anche questa causa finirà in breve tempo e senza esiti particolari.
Provate anche voi il GPT store e fatemi sapere che ne pensate!
Volkswagen mette ChatGPT nelle sue auto (anche sulla mia)
Sono di nuovo veramente euforico!
Invece di risolvere svariati bug del suo software, Volkswagen ha comunicato che implementerà con un update ChatGPT su tutte le vetture elettriche e di ultima generazione 😂
Tramite l’assistente vocale si potrà chiedere informazioni e nel caso in cui il software non sia in grado di dare una risposta, interpellerà ChatGPT per avere una risposta. Sono curioso di provarlo, vediamo quanto risulterà effettivamente utile.
Molto più interessante il fatto che il CEO dell’azienda software che ha integrato ChatGPT sui sistemi VW, ha dichiarato che stanno lavorando con OpenAI per sviluppare un’integrazione più “nativa” nelle prossime generazioni delle auto VW.
Il software update dovrebbe arrivare a giugno, vi farò sapere!
Che cos’è il Rabbit r1?
Si tratta di un nuovo gadget che è stato presentato in occasione del CES di Las Vegas questa settimana. Questo per la precisione:
Si tratta di un device quadrato, di dimensioni ridotte che l’azienda produttrice pensa ci porteremo dietro insieme al nostro smartphone, non al posto dello stesso!
Il Rabbit infatti altro non è che un AI agent che s’interfaccia con il nostro smartphone per eseguire autonomamente task senza farci fare lo sforzo di passare attraverso le interfacce di diverse app per raggiungere il nostro scopo.
Oltre a questo il dispositivo ha anche la possibilità di rispondere a richieste generiche come farebbe un qualsiasi sistema IA tra quelli che conosciamo, ma cosa più interessante, il Rabbit ha una fotocamere che gli permette di ricevere anche input visivi e ha un tempo di risposta alle richieste di questo tipo che è di molto inferiore ai suoi colleghi IA.
Se v’interessa approfondire vi consiglio di guardare il keynote, dura appena 25 minuti e l’ho trovato molto interessante. Il costo è relativamente basso, si tratta di 185€ (199$) ma il primo batch è già sold-out, se lo volete mettetevi in lista!
Anche per oggi è tutto, tornerò presto nelle vostre inbox!
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