Perché abbiamo bisogno degli Smart Contract
Lessons learned da una settimana apocalittica nel mondo Crypto: il crollo di FTX
Con il senno di poi sono capaci tutti.
Quante volte abbiamo sentito questa frase? Frase abusata da chi commette spesso errori, che però resta una verità assoluta.
Se si potesse già conoscere le conseguenze delle proprie azioni, o il futuro, saremmo tutti ricchi e senza rimpianti.
Ma la verità è che non si può, non si può conoscere il futuro. Anche chi di mestiere cerca di predire il futuro, vedi imprenditori, investitori e similari, riesce ad essere vincente sbagliando il meno possibile le proprie previsioni.
Molto spesso a scombussolare le previsioni sono i fattori esogeni, ovvero esterni e non prevedibili, anziché gli hard facts ad essere sbagliati.
Ma i dati erano corretti.. Ma le statistiche dicevano che… Ma… Ma… Ma…
La maggior parte delle volte a far pendere l’ago della bilancia verso un esito piuttosto che un altro è il fattore umano.
Molto spesso purtroppo il fattore umano tende a sputtanare le cose.
Per avvalorare la mia tesi oggi ti parlerò di questo ragazzo qui:
Se non l’hai riconosciuto si tratta di Sam Bankman Fried, anche noto come SBF, il founder di FTX e Alameda Research.
FTX era il secondo exchange di cryptovalute al mondo per volumi e valutazione aziendale, secondo solo a Binance. FTX era inoltre uno degli exchange ritenuti più sicuri e affidabili, proprio grazie alla grande fiducia e considerazione riposta nella persona di SBF.
Sam si era dapprima affermato come trader, guadagnando grosse somme e fondando il suo hedge fund Alameda, poi aveva fondato FTX e l’aveva reso grande, creando un prodotto fantastico e apprezzato da tutti.
Non solo, Sam aveva accumulato un patrimonio personale di 26 miliardi di dollari a soli 30 anni.
E affermava di voler dare la maggior parte del suo patrimonio in beneficenza per buone cause.
Tutto bellissimo, finché la settimana scorsa è stato aperto il vaso di Pandora e FTX ha dichiarato bancarotta per insolvenza, bloccando i prelievi e lasciando tutti coloro che avevano dei fondi sull’exchange con un pugno di mosche in mano.
Com’è possibile? Come ha fatto ad arrivare a questo? Nessuno nel settore si aspettava una cosa del genere.
Non voglio soffermarmi troppo sui dettagli di quello che è successo, ma faccio comunque un breve riassunto perché è importante:
In pratica Alameda aveva investito in progetti che erano implosi a Maggio quando il mercato è crollato insieme a Luna e a 3 Arrows Capital creando così un buco di diversi miliardi. Per tappare questo buco FTX ha girato una grossa parte del proprio capitale ad Alameda, usando però depositi dei clienti.
Ed è qui che iniziano i problemi.
FTX così facendo ha lasciato il fianco scoperto ad una potenziale crisi di liquidità che è puntualmente arrivata in seguito a delle insinuazioni fatte dapprima da Coindesk e poi rincarate da CZ, il CEO di Binance. Gli investitori in FTT (la moneta di FTX, l’exchange) si sono fatti prendere dal panico e hanno iniziato a vendere in massa il token, facendo crollare il suo prezzo e di conseguenza le riserve di FTX che deteneva una grossa quantità di FTT a collaterale delle proprie posizioni.
Questo ha dato origine a quella che viene chiamata bank run ovvero clienti che provano a ritirare i propri soldi mentre il valore precipita e la banca non ha più liquidità per i prelievi.
FTX era un exchange sano e affidabile, con un prodotto fantastico e stimato da tutti. Dove hanno sbagliato? La risposta ci riporta a quanto detto in apertura del post: il fattore umano.
FTX non dovrebbe aver mai usato i depositi dei propri clienti per qualsivoglia operazione. L’ha fatto comunque perché si sono trovati in difficoltà e Sam ha deciso di mettere gli interessi di Alameda davanti a quelli di milioni di clienti.
Il culto della personalità vs. gli Smart Contract
Il 2022 è l’anno in cui abbiamo visto tutte le personalità celebrate di questo settore andare in pezzi con tutto quello che avevano costruito: Do Kwon (Luna), Su Zhu (3AC) e ora Sam.
Mentre sui primi due qualcuno aveva delle riserve, nessuno (o pochissimi) dubitavano di Sam.
Il problema è che queste persone hanno tutte perso il controllo ad un certo punto e hanno fatto crollare tutto quello che avevano costruito. Come risolvere questo problema?
Forse non ci crederai, ma l’abbiamo già risolto.
Dico davvero, anzi è la base della rivoluzione portata dalla blockchain e in particolare dalla DeFi.
Sto parlando degli Smart Contract e della DeFi stessa. Sto parlando di non doverci fidare delle persone, ma di affidarci alla legge scritta nel codice.
Gli Smart Contract non faranno eccezioni per tappare buchi generati dalla cattiva gestione degli investimenti. Nel caso in cui non ci fossero più soldi semplicemente smetterebbero di funzionare.
La logica degli Smart Contract non è solamente applicabile in ambito finanziario ma trova applicazione in tantissimi ambiti in cui potremmo accordarci sulle regole di come qualcosa dovrebbe funzionare e semplicemente scriverle in maniera immutabile su un’applicazione nella Blockchain (da lì l’immutabilità).
Inoltre il contenuto di uno Smart Contract è verificabile e leggibile pubblicamente da tutti, in modo da sapere quali sono le condizioni che si vuole accettare, nella buona e nella cattiva sorte.
Insomma quello che voglio dire è che il motivo per cui abbiamo creato Bitcoin e la tecnologia Blockchain è proprio per evitare di essere in balia di personaggi corruttibili che ordiscono delle trame dietro le spalle delle persone, perseguendo principalmente i loro interessi.
Abbiamo la tecnologia che ci permette di essere trasparenti, giusti e incorruttibili, dobbiamo solo convincerci ad usarla sempre di più.
P.S. Spero che non sia tra coloro che hanno subito perdite per il crollo di FTX, io l’ho scampata, ma d’altronde ho già perso fin troppo grazie al crollo di LUNA ;)
Tu come la vedi? Continuiamo a rischiare e fare l’interesse dei pochi oppure facciamo un passo nel futuro?